Il cervello femminile e la meditazione

ROMA, 5 FEBBRAIO 2003 - Dopo le recenti scoperte nel campo della neurologia femminile, la meditazione incassa il plauso degli scienziati. Un piccolo studio ha appena dimostrato, infatti, che questa tecnica può potenziare alcune zone del cervello e rinforzare il sistema immunitario.

La meditazione, ricordano i ricercatori americani dell'Università del Wisconsin, è una pratica molto antica, diffusa soprattutto in Oriente, oggi in voga in tutto il modo per vincere lo stress e trovare sollievo contro il dolore. Gli studiosi hanno coinvolto 41 persone in uno studio sull'effetto della cosiddetta 'terapia della mente attivà ('mindfulness medication'), una tecnica sviluppata da Jon Kabat-Zinn, un esperto americano nella riduzione dello stress, per aiutare chi viene ricoverato in ospedale a limitare dolore e fastidi.

Così 25 persone hanno seguito un corso di meditazione a cadenza settimanale, con un ritiro di sette ore, nel corso dello studio, eseguendo anche una serie di esercizi a casa. Le altre non hanno fatto nulla di speciale. Dopo otto settimane, i ricercatori hanno misurato l'attività elettrica nella zona frontale del cervello di tutti i partecipanti. Questa regione è risultata più attiva nell'area di sinistra, in chi aveva fatto meditazione.

I soggetti di sesso femminile coinvolti hanno portato alla luce interessanti risultati: durante il periodo di fertilità le capacità meditative diminuiscono. Si misura una diminuzione di attività elettrica nell’area sinistra, alternata a vere e proprie fasi di letargia. I soggetti femminili sottoposti al corso di meditazione hanno dimostrato una rapida ripresa di funzioni cerebrali, mentre gli altri rimasti a casa hanno evidenziato una accentuazione di fasi di letargia, ed una loro protrazione nel corso dei giorni, con una certa tendenza alla diminuzione di peso di intere aree.