FilmBrutti al Joe D'Amato Horror Festival

Il logo del Festival

Autori: Marchiño (foto di juL)

Quest'anno anche FilmBrutti ha partecipato al mitico Festival della Paura, che si è tenuto a Pietrasanta nella splendida cornice di piazza del Duomo.
La delegazione dello staff, composta da Marchiño e juL, ha presenziato alla giornata di Lunedì 30 Aprile: ospite principale della giornata è stato Ruggero Deodato!
Ecco il resoconto, a mo' di diario, di questa splendida esperienza; le foto sono state scattate con perizia da juL.

Arriviamo a Pietrasanta intorno alle 4 del pomeriggio e piove, l'atmosfera è quella giusta per gustarsi qualche pellicola d'annata dai contenuti forti.
Di fronte al teatro, principale sede delle proiezioni, c'è del fermento positivo: una curiosa installazione scenica, dalla quale provengono rumori e grida piuttosto inquietanti, fa da contraltare al capannello di giovani che conversano animatamente di cinema (e altro).
Il tempo di ambientarsi un attimo, fare il biglietto, e ci catapultiamo in sala, ma non prima che juL abbia carburato con un ottimo bicchiere di vino rosso.
Stanno proiettando Squadra antimafia di Corbucci: come antipasto un poliziottesco all'italiana è decisamente ottimo! Un Tomas Milian in grande forma, supportato da un ottimo Enzo Cannavale, ci regala una mezz'ora decisamente piacevole condita dai canonici schiaffoni e dalle immancabili battutte di Nico Giraldi.
Finisce il film e scatta il giusto applauso; noi usciamo rapidi perché abbiamo un appuntamento importante: finalmente conosceremo di persona il mitico Santoro e l'ottimo R.o.t.o.r., presenti fin dall'inizio al Festival. Io e Santoro ci riconosciamo al volo: l'incontro con uno dei più fedeli membri del forum è per me un'emozione incredibile! Dopo rapidissimi ma sinceri convenevoli, la conversazione scivola ovviamente subito sui film proiettati al Festival: il resoconto di Santoro e R.o.t.o.r. è a dir poco gasante e mi fa rimpiangere di non essere stato presente a tutte le proiezioni. Siamo nel chiostro e stanno per riprendere le proiezioni che Santoro e R.o.t.o.r. stanno seguendo, quindi ci diamo appuntamento per la "conferenza" con Deodato, perché io e juL torniamo al teatro per vedere La casa sperduta nel parco. Prima però abbiamo il piacere di assistere alla presentazione del film TheButcher.net, un horror a metà strada fra Hostel e Blair witch project, diretto ed interpretato da Limbo e Franco Trentalance, intervistati dal buon Paolo Ruffini. In questa occasione scopriamo anche che Franco Trentalance è un noto attore hard, particolare che risulterà fondamentale nel prosieguo della serata.
Ci gustiamo La casa sperduta nel parco, un ottimo film che conferma la già nota bravura di Deodato, di cui siamo in trepida attesa.
Finisce il film e Paolo Ruffini chiama ad uno ad uno sul palco, fra gli altri, Franco Trentalance, Luigi Cozzi, Guido Zurli ed il mitico Ruggero Deodato, accolto da un boato: tutto è pronto per Un bicchiere di vino rosso sangue con....
Il dibattito con il mitico regista è esilarante e ridiamo fino alle lacrime: senza prendersi troppo sul serio Deodato racconta divertenti aneddoti e scherza con Ruffini e Trentalance, le cui "virtù" recitative diventano pretesto per numerose battute e doppisensi. La conversazione prosegue mentre ogni tanto Cozzi si addormenta (una volta viene addirittura svegliato di soprassalto da una fragorosa risata di Santoro) e Zurli continuamente elogia il vino che sta bevendo, provocando naturalmente l'ilarità del pubblico entusiasta.
Si arriva poi al momento più ambito: le domande del pubblico. I presenti si sbizzarriscono e Deodato sta al gioco anche alle domande un po' più provocatorie, guadagnandosi ancora applausi, ma il climax viene raggiunto quando finalmente il nostro Santoro riesce a porre al maestro la domanda che aveva promesso: "Meglio lavorare con Barryman o con Barbareschi?". La risposta di Deodato scatena il tripudio: si alza in piedi e sentenzia "Di fronte a Barryman mi inchino, ma per Barbareschi..." e girandosi mostra le terga! Applausi scroscianti e delirio finale scatenato dai figuranti del Festival, che irrompono truccati da zombie portando su un carrello una "preda" cannibalica con tanto di insalata di contorno e limone in bocca!
Inizia la proiezione di Cannibal holocaust, la folla esulta sulle note iniziali della colonna sonora. Noi, che non vogliamo rivedere ancora l'uccello di Barbareschi, usciamo e ci gustiamo una corroborante aperi-cena.
Rientriamo appena in tempo per vedere il suggestivo spettacolo teatrale Sequenze, dopo alcuni "pericolosi incontri ravvicinati" con gli instancabili figuranti, davvero bravissimi.
Un'ultima bevuta tutti insieme, poi è il turno di Michele Massimo Tarantini, che sale sul palco per un interessante dibattito. A seguire c'è Sette ore di violenza per una soluzione imprevista, ma è già ora di rientrare, anche se a malincuore. Salutiamo Santoro e R.o.t.o.r. con la promessa di rivederci al più presto e ci mettiamo in viaggio verso casa, consapevoli di aver vissuto una giornata che per FilmBrutti è stata sicuramente storica.

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