L'acchiappasogni

Locandina

di Lawrence Kasdan (2003)

Autori della recensione: Marchiño

Stephen King (o chi si ostina a trarre film dai suoi romanzi) colpisce ancora!
I protagonisti di questa delirante pellicola sono quattro trentenni amici d’infanzia sul depresso andante (“Ciao, come stai?” “SSDD: stesso schifo data diversa” la sagra del patetico!), dotati di particolari poteri telepatici donati loro da un ragazzino handicappato di nome Dudditz, che tanti anni prima hanno salvato dalle angherie di un gruppo di giovinastri. I quattro moschettieri si troveranno invischiati nella lotta che un corpo di soldati irregolare sta conducendo contro degli alieni che sono atterrati in una foresta decisi ad annientare l’umanità.
Il film scorre abbastanza noioso fino all’inizio del delirio, che si manifesta con la prima apparizione degli alieni nella mitica scena del cesso: essi sono delle velocissime anguille senza testa con la coda triforcuta e dotate della capacità di aprirsi all’altra estremità, mostrando lunghe file di denti che le fanno assomigliare a delle spazzole anni ’60. Tali anguille (dette anche le “anguille–stronzo”) necessitano di un periodo di incubazione all’interno di un corpo umano dal quale poi escono vigorose sfondandone le terga. Nella loro forma adulta sono dei lucertoloni osceni capaci di assumere sembianze innocue in base alle fantasie della gente (ma tale aspetto viene appena accennato) o di insediarsi nel loro corpo: questa sorte toccherà ad uno dei protagonisti, che coabiterà con l’alieno “Mr. Gray” (o “Mr. Gay”, come lo chiama il povero Dudditz, rendendo ancora più ridicolo il tutto).
A parte la scena del cesso, nella quale il vecchio scorreggione caca la prima anguilla ed uno dei quattro amici, seduto proprio sul cesso dove l’anguilla mordace è intrappolata, perisce perché vuole a tutti i costi raccattare uno stecchino da denti dal pavimento merdoso e insanguinato per metterselo in bocca, il film scorre nell’approssimazione più totale fino al patetico finale, nel quale si utilizza l’escamotage della ricomparsa del povero Dudditz, che in realtà è un alieno pure lui e annienterà il perfido “Mr. Gay”.
Ravvivano un po’ la scena le smorfie ridicole del tizio posseduto da “Mr. Gay” e le atroci esternazioni da militare paranoico del generale capo dell’esercito irregolare, interpretato da un Morgan Freeman mai caduto così in basso.
Questa ridicola pellicola densa di patetismo acquista un po’ più di valore se si ha la forza morale di sciropparsi i contenuti extra del DVD: da non perdere, fra le scene tagliate, l’osceno finale originale e la chiacchierata fra uno dei protagonisti e Dudditz morente mentre stanno inseguendo “Mr. Gay” (Dudditz: ”Tutto il mondo morirà” Henry: ”Non solo Boston?” D: ”No” H: ”Non solo la costa Est?” D: ”No” H: ”Non solo il Nord?” D: ”No, tutto il mondo” H: ”Dunque, MI CONFERMI CHE NON È UN PROBLEMA REGIONALE?”).
È d’obbligo una domanda per chiudere questa recensione: ma l’acchiappasogni che diamine c’entra?

Paese USA-CAN
Attori principali Morgan Freeman, Thomas Jane, Jason Lee, Damian Lewis, Timothy Olyphant, Tom Sizemore, Donnie Wahlberg
Genere Mostro
A chi è consigliato Per fanatici di Stephen King
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Reperibilità Altissima
Voto


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