Gli adoratori della morte

di Juan Ibanez (1971)

Autori della recensione: Marchiño

Un film sugli zombi-voodoo senza zombie. Una trama senza eventi di significativo rilievo. Un horror senza scene splatter né la benché minima suspence. Personaggi abulici e privi di personalità. Rimandi al voodoo assolutamente casuali e ridicole scene di rituali con gente che si agita senza un motivo sotto gli occhi di una santona che sembra Moira Orfei da giovane. Si parla di cannibalismo ma i cannibali non si vedono. Si parla di morti resuscitati ma non resuscita nessuno. Si parla di esperimenti scientifici ma non se ne vedono né le esecuzioni né i risultati. Si vuole reprimere la negromanzia ma nessuno fa, effettivamente, un bel niente.
Sì, niente è proprio la parola giusta: questo film è il niente! Tanto la locandina era invitante tanto il film si è rivelato una grandissima delusione. Nessun effetto speciale, nessuna esagerazione, nessuna scena degna di rilievo. Probabilmente niente soldi per girare la pellicola, visto che le scene in cui la gente muore sono appena abbozzate ed assistiamo di continuo ad inutili e noiosissimi dialoghi fra i pochi personaggi del film.
Arriva a mezza stella per la presenza sconcertante dell’invasato nano-voodoo, che verso la fine viene ucciso senza un perché, e per il finale che, come in tutti i film squattrinati che si rispettino, è tirato via in modo incredibile.
Siamo stati salvati dalla morte (a proposito, nel film non si capisce chi sia che la adora...) solo dalla musica trash che proveniva da una festa nuziale che si svolgeva a pochi passi da dove vedevamo il film: essa ci ha dato quel piccolo ma fondamentale aiuto per arrivare incolumi alla fine del film.
Autopunizione assoluta!

Paese	USA
Attori principali	Boris Karloff, Ralph Bertrand, Charles East Julissa
Genere	Horror
A chi è consigliato	Ma fatemi il piacere... magari, se qualcuno soffre di pesante insonnia...
Se ti piace guarda anche	Tua nonna mentre dorme
Reperibilità	Bassissima
Voto

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