Timerider

La locandina futuristica

di William Dear (1982)

Autori della recensione: Il Frusta

Timerider è una inconcludente pellicola del 1982 che si rifà al filone del bikexploitation. Il tema già ampiamente trattato sul nostro sito è quindi quello della motocicletta futuristica che permette all’eroe di turno gesta epiche ai limiti della fantascienza. Nonostante il cast sia d’eccezione il protagonista è nientemeno che Fred Ward, meglio conosciuto come “Il mio nome è Remo Williams”; il film fallisce miseramente dopo un inizio promettente in cui quest'ultimo viaggia a folle velocità su degli sterrati da paura prendendo pieghe a manetta ed esibendosi in pericolosissime impennate sul ghiaino. La trama del film avrebbe potuto regalare un fremito agli appassionati del trash; una non ben specificata ditta privata ha sviluppato “time rider”, un sistema di trapani e pistoni meccanici piazzati nel deserto che, pilotati da una sala comando stroboscopica, permettono di inviare nel passato oggetti ed animali. Il primo esperimento con una scimmia viene fatto proprio durante una gara di motocross e, inspiegabilmente, senza prendere alcuna precauzione come ad esempio recintando l’area deputata al salto temporale. Inutile specificare che lo sfortunato Lyle Swan si troverà a sostare accanto al tecno-trapano proprio quando questo scaglierà il suo ferale raggio catapultandolo nel selvaggio West! Con rammarico vi devo purtroppo mettere al corrente che questo vaneggiamento scenografico è stato sprecato malissimo dal regista che poteva collezionare un capolavoro da cinque stelle. Infatti il film, dopo un paio di risibili scene in cui Remo Williams si ritrova ad essere preso a pistoletate da una manica di cowboy sdentati per via del suo appariscente costume rosso demonio e del suo cavallo meccanico, sfocia in un soporifero susseguirsi di scene inutili dove un prete killer, una ninfomane, uno sceriffo baffuto e una banda di criminali cercheranno di impadronirsi della motocicletta per uso personale. Deludente anche il protagonista che si limita ad esibire espressioni inebetite senza mai realizzare di essere finito nel Messico del 1869 e che, in definitiva, si fa pure violentare dalla bella ninfomane in un assurdo amplesso nel quale Remo si accoppia con il fianco della procace morettina.
Per l’elevata dose autopunitiva derivante dal piattume (lo stesso Presidente ha accusato duramente alcune scene notturne) lo staff sconsiglia la visione del film ai novizi e, semmai, lo raccomanda per fini di documentazione soltanto ai cultori del motociclo tecnologico.

Paese USA
Attori principali Fred Ward, Belinda Bauer, Peter Coyote
Genere Fantascienza
A chi è consigliato Ai cultori del bikexploitation
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Reperibilità media
Voto


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