Leatherface (Non aprite quella porta 3)

Locandina

di Jeff Burr (1990)

Autori della recensione: Marchiño

Alzi la mano chi sentiva il bisogno di questo film! Anzi, meglio di no, Junior potrebbe affettarvela con la sua motosega...
Questo terzo capitolo della saga The Texas chainsaw massacre è l'ennesima scopiazzatura-insulto del capolavoro di Tobe Hooper: un film assolutamente inutile, tedioso ed autopunitivo. Già sapevamo che il Texas è una landa arida dove non esistono città, già sapevamo che i pochi abitanti sono degli sciroccati col cervello bollito dall'afa, già sapevamo che fermarsi a fare rifornimento all'ultima scassatissima stazione di servizio può riservare brutte sorprese, già sapevamo che compiere azioni insensate come abbandonare una strada conosciuta per prendere una scorciatoia neanche segnata sulla carta conduce a morte certa.
Ma allora esiste un motivo valido per guardare questo film? No, visto che le scene splatter sono rare e deludenti (si tende a non far vedere ma senza creare alcun pathos) ed i personaggi malvagi sono completamente privi di spessore, incluso Junior, l'handicappato mentale della famiglia, che se ne va in giro con la faccia coperta da una maschera cucita con pelle umana ed armato di una motosega con su scritto il motto "La sega è famiglia". Anche i tre malcapitati di turno deludono, insistendo per dovere di sceneggiatura nel non fare mai la cosa giusta per tutta la durata del film: per esempio il nero, atleticissimo "soldato del week-end", pur essendo l'unico armato, invece di entrare nella casa ed eliminare i pazzoidi si limita a sparare da fuori col mitra mozzando solamente un paio di dita ed un orecchio e facendo fuori l'unico elemento innocuo, cioè la vecchia sulla carrozzina.
Se poi aggiungiamo il fatto che come al solito nei corpo a corpo alla fine non muore quasi nessuno, nonostante gli venga per esempio sfasciato il cranio con un enorme masso, ecco che l'autopunizione completa è servita. Il finale è ovviamente quanto di più insulso possa esistere, ma perlomeno il nero stavolta si salva: che sia l'inizio della fine del razzismo che permea le pellicole horror made in USA?

Paese USA
Attori principali Kate Hodge, William Butler, Ken Foree, Viggo Mortensen
Genere Horror
A chi è consigliato Per chi vuole sapere cosa ha fatto Viggo Mortensen prima de Il signore degli anelli
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Reperibilità Media
Voto


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