I sopravvissuti della città morta

Locandina

di Antonio Margheriti (1984)

Autori della recensione: Marchiño

Per la serie "Anche io voglio fare un film con Indiana Jones", Antonio Margheriti ci presenta questa pellicola di azione a sfondo archeologico che vede come protagonista assoluto l'abilissimo ladro Rick Spear, interpretato da un David Warbeck in splendida forma (ridacchia sornione per tutto il film).
La primissima parte della pellicola vede l'astuto e lesto Rick in azione ad Istanbul, città nella quale gli è stato commissionato dal ricco e nobile Dean un furto in una elegante villa: questo banale compito è in realtà solo un test poiché il vero obiettivo del magnate è il mitico scettro del semi-dio-demone Gilgamesch, seppellito secondo la leggenda in una città sotterranea ormai perduta. Ecco così che si delinea il canovaccio Indy-stile: un ladro gentiluomo al posto di un archeologo prestante come protagonista, un riccone Inglese al posto del direttore di un museo come committente, lo scettro della divinità di una civiltà pagana al posto dell'Arca dell'Alleanza come tesoro da ritrovare, un manipolo di fanatici al servizio di uno sceicco al posto dei Nazisti come cattivoni della situazione.
Rick viene così coinvolto in una serie di rapimenti, inseguimenti, pedinamenti e ricerche che farebbe gettare la spugna anche al povero Indiana Jones fino a quando, messa in salvo la sua ragazza, riesce a partire alla ricerca della città sepolta di Gilgamesch in compagnia di un mercante Turco obeso e di un ubriacone chiamato Piattola, che in passato aveva già partecipato con un illustre archeologo ad una spedizione analoga.
Il finale è ovvio: dopo che Rick riesce ad aprire tra mille difficoltà la porta d'oro che protegge la tomba di Gilgamesch, irrompono i fanatici che accecati dall'avidità fanno scattare il congegno di autodistruzione. Dalla ridicola sparatoria che si scatena mentre crolla tutto ne escono vivi soltanto i buoni, che recuperano pure lo scettro.
Nonostante la carne al fuoco sia anche molta, forse troppa, questo lungometraggio riesce a risultare abbastanza tedioso visto il ritmo non particolarmente brillante ed una certa casualità nella concatenazione degli eventi che certo non aiuta lo spettatore a concedere credibilità a quanto sta accadendo. Margheriti poi sceglie di mantenere la sua creazione ben dentro i limiti della dignità e non esagera mai nella direzione che l'amante del FilmBrutto pretenderebbe.
Gli acuti del film sono sicuramente rappresentati dai due ottimi piani sequenza degli inseguimenti in auto, nei quali vetture indistruttibili sfidano le leggi della dinamica degli urti uscendo illese addirittura da scontri contro treni e salti nel vuoto da strapiombi rocciosi. Abbastanza ridicole sono anche le scazzottate per niente riuscite (i colpi a vuoto sono più che evidenti), come del resto le citazioni vergognose da I predatori dell'arca perduta, vedasi l'indecente scena dei serpenti ed i tentativi di riproporre comunque l'elemento nazista nei simboli dell'aquila del Terzo Reich che fanno bella mostra di sé nella città sepolta.
Allieta il tutto la colonna sonora più inappropriata della storia, più adatta ad un film come Flashdance che ad un action-movie archeologico.

Paese ITA
Attori principali David Warbeck, John Steiner, Susie Sudlow, Luciano Pigozzi
Genere Azione
A chi è consigliato Per chi pensa che Indiana Jones sia troppo pulito
Se ti piace guarda anche Indiana Jones?
Reperibilità Disponibile in DVD
Voto


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