Probabilmente colpito dalla "vendetta di Montezuma" di ritorno da un viaggio in Messico nel 1980, Alfonso De Martino si è lasciato ispirare nella crezione del folle soggetto alla base di questa mitica pellicola.
Il malvagio Kobras, interpretato ottimamente da Donald Pleasance, sempre a suo agio nel ruolo di cattivo con tendenze neo-totalitariste, si è impadronito di una antichissima maschera azteca con la quale può controllare a suo piacimento la mente delle persone, e quindi il mondo intero. L'unico che può fermarlo, secondo un'iscrizione riportata sulla maschera stessa, è l'uomo puma vivente. Sfortunatamente per Kobras l'uomo puma vivente esiste davvero e quando ormai il malvagio è riuscito a soggiogare i capi di stato delle nazioni più potenti, semplicemente invitandoli ad una riunione a casa sua ed ipnotizzandoli con la bruttissima maschera, l'eroe riuscirà ad avere la meglio aiutato dal nerboruto sacerdote che gli ha fatto prendere coscienza dei propri poteri.
La risposta italiana a Superman, basata sul concetto di felino volante che è proprio dell'italico pensiero e mito segreto della zoologia internazionale, è un film genialmente ridicolo fin dal titolo. Solo una mente aperta ai segreti più inarrivabili dell'archeologia poteva concepire l'uomo puma come discendente degli dei Aztechi, che a quanto sembra vivono dentro una alquanto scomoda astronave a forma di sfera, destinato a salvare l'umanità. I poteri dell'uomo puma sono notevoli: può vedere al buio, attraversare i muri, ha una grande forza fisica e soprattutto può volare, sfoggiando il suo bel mantello ed il suo costume nero ornato da un patetico simbolo che vorrebbe richiamare genericamente qualche elemento della cultura delle civiltà precolombiane. Manco a dirlo le sequenze che catturano l'uomo puma in azione sono le migliori e si caratterizzano per il meraviglioso effetto-incollatura: nelle formidabili sequenze di volo e di attraversamento muri l'uomo puma è appiccicato sopra lo sfondo in maniera talmente posticcia da annullare qualsiasi effetto di prospettiva ottica e negando qualsiasi possibilità di rispetto delle proporzioni fra gli oggetti.
Particolarmente godibile è la scena finale nella quale il nostro beniamino ingaggerà un duello aereo di spintoni con l'elicottero sul quale sta fuggendo Kobras, che andrà a sfracellarsi contro un pilone dell'alta tensione con una mollezza insospettabile persino per il modellino con cui la sequenza viene conclusa.
Peccato che il film alterni queste scene esilaranti a dei momenti veramente fiacchi che ne elevano il potere punitivo; fortunatamente qualche scazzottata in stile Spencer-Hill aiuta lo spettatore nei momenti più critici. Nota di merito per la colonna sonora infantile che accompagna i voli leggiadri dell'uomo puma, che mai in tutto il film assumono una traiettoria minimamente plausibile.
Paese | ITA |
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Attori principali | Walter George Alton, Donald Pleasence, Miguel Ángel Fuentes, Sydne Rome |
Genere | Azione |
A chi è consigliato | Per grandi e piccini, non deluderà |
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Reperibilità | Una rarità per i circuiti convenzionali |
Voto |