Vampires vs zombies

locandina mendace che plagia Freddy vs Jason

di Vince D'Amato (2004)

Autori della recensione: Marchiño

Mendace fin dal titolo, Vampires vs zombies è uno di quei lungometraggi nel quale regista e sceneggiatori decidono di cercare di stupire e straniare lo spettatore a tutti i costi, facendo un dolorosissimo abuso di salti narrativi e sequenze sogno-(chissà quale è la vera)realtà che hanno come unico scopo quello di colmare il vuoto di concetto delle loro menti. Se casomai il loro obiettivo recondito fosse stato invece quello che lo spettatore non capisse niente, beh, lo avrebbero centrato in pieno.
L'incipit è pure promettente: padre e figlia viaggiano a bordo della loro auto mentre alla radio parlano di un contagio che sta scatenando pulsioni cannibalesche nella popolazione. In mezzo alla strada c'è quello che risulta essere uno zombi ed i due lo falciano senza pietà, staccando brutalmente la testa al manichino usato senza tanti complimenti per rendere la scena più realistica. Da lì in poi gli zombi escono praticamente di scena ed il film prende una piega che vorrebbe essere surreale: si assiste ad una serie di incontri, che sembrano essere casuali ma che invece nascondono sempre un piccolo colpo di scena, fra i pochi personaggi, che in realtà si conoscono un po' tutti fra loro. In linea generale ci sarebbero dei vampiri che ogni tanto danno qualche morsetto sul collo ed un gruppo di uomini che stanno cercando di uccidere la vampira Carmilla per fermare il contagio (che però alla radio continuano a descrivere con decorsi tipicamente zombeschi). In realtà c'è puntualmente qualcuno che fa il doppio gioco, aggrovigliando in maniera ridicola la trama del film che acquisice proprietà lisergiche grazie all'inserimento, più o meno casuale, di sequenze che descrivono un piano di realtà diverso che accenna ad una presunta malattia mentale della protagonista femminile, che non a caso ridacchia senza motivo per tutta la durata del film.
In un caotico susseguirsi di paletti infilati nel petto, ammiccamenti lesbo, gomitate in faccia, zombi dalla faccia nera falciati con l'auto nell'indifferenza totale e qualche divertente scena splatter condita da tanto ketchup, si arriva con un bel punto interrogativo stampato in faccia al finale, nel quale l'amore lesbo fra la ridanciana protagonista e la vamp(ira) Carmilla sembra vincere su tutto e tutti. Sembra, perché appena giunte in un motel seriamente intenzionate a "consumare" le due si trovano circondate da un gruppo di zombi apparsi magicamente che le smembrano senza pietà. Quest'insulto finale è perfino stigmatizzato da una sibillina frase pronunciata da una voce fuori campo mentre vediamo un libro in CGI ruotare nell'aere oscuro: "quando furono chiamati, resuscitarono". Solo a questo punto riuscirete a liberare il gigantesco "Vaffanculo!" che tenevate strozzato in gola!
Mendace, ridicolo, insulso, recitato male: Vampires vs zombies ha tutto quello che cercate in un FilmBrutto, mal di testa compreso.

Paese USA
Attori principali Bonnie Giraux, C.S. Munro, Maritama Carlson, Brinke Stevens
Genere Horror
A chi è consigliato Sconsigliato ai fanatici di zombi e vampiri, qui ai minimi storici, ok per tutti gli altri
Se ti piace guarda anche Fai zapping selvaggio fra una decina di film, ciò che ne risulta potrebbe acquisire un senso superiore a quello posseduto da questa pellicola
Reperibilità Si trova in DVD
Voto


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