Amityville 2: the possession

di Damiano Damiani (1982)

Autori della recensione: Marchiño

Una delle consuetudini più radicate all'interno del cinema horror, specialmente quando non c'è molta voglia di ideare qualcosa di nuovo, è quella di buttarsi sui sequel apocrifi, scelta che spesso ha generato fallimenti cinemtografici epici. Non fa eccezione, ahimé, questa creatura del buon Damiani, che innesca la lunga saga dei sequel di Amityville.
Una famiglia sull'orlo del collasso nervoso si trasferisce in un'enorme magione ad Amityville, ignara che il perfido Demonio abbia stabilito il suo pied-à-terre nelle luride fondamenta di lato allo scantinato. Il Maligno, vista la gravissima crisi familiare, potrebbe comodamente assistere all'escalation di violenze familiari pronta ad esplodere, visto che il babbo ha la cinghia facile sui figli piccoli, la mamma ne busca spesso ed il maggiore mal sopporta l'autoritarismo del genitore, ma decide comunque di metterci lo zampino, sfruttando il comodo pannello ad apertura automatica che gli consente di entrare in casa a suo piacimento. Quindi, dopo essersi divertito a colorare l'acqua di rosso sangue, a coprire il crocifisso con un lenzuolo ed a svolazzare dispettoso qua e là, decide di impossessarsi del corpo del figlio grande Sonny per spingerlo alla copula con la sorella, appena entrata nella pubertà e già vogliosa di nuove esperienze. La situazione degenera abbastanza velocemente e, nonostante il penoso intervento del parroco locale, più interessato ad andare a pesca con il suo amichetto, Sonny fa fuori a fucilate tutta la famiglia.
Fine del film? Magari... Damiani decide di svoltare bruscamente trasformando il film in un legal thriller, col prete che divorato dal rimorso cerca di far scagionare Sonny dimostrando che è posseduto da Satana. Ma la cosa non funziona in tutti i sensi ed allora si torna all'horror puro con l'esorcismo finale, nel quale il sacerdote riesce a farsi possedere al posto del giovine che potrà così scontare felicemente i 12 ergastoli che gli verranno affibbiati.
Inutilmente lungo, noioso e poco propenso a mostrare scene forti (ed è pure VM18) questo film metterà a dura prova la vostra resistenza. Il diavolo non si vede mai, sostituito dalle odiose riprese in prima persona, e il sangue poco di più: l'evidente e vano tentativo di Damiani di fare un film serioso e drammatico fa scadere il tutto velocemente nel farsesco.
Fra le poche cose divertenti ci sono le metamorfosi facciali di Sonny, che alla fine sembra Mick Jagger posseduto dalla mascotte degli Iron Maiden, ed i bubboni che all'improvviso si gonfiano nel corpo del posseduto: ben realizzati ma del tutto privi di senso.
105 minuti di autopunizione da sorbirsi preferibilmente in compagnia: meno male che alla fine la scena del disfacimento di Sonny ripaga parzialmente lo sforzo!

Paese USA
Attori principali James Olson, Burt Young, Jack Magner, Diane Franklin
Genere Horror
A chi è consigliato Per gli appassionati di sequel apocrifi
Se ti piace guarda anche Tutta la saga di Amityville
Reperibilità DVD in edicola
Voto


="Amityville2_1"="Amityville2_2"
="Amityville2_3"="Amityville2_4"

Scrivi un commento o leggi cosa dicono di questo film