Fatal frames - Fotogrammi mortali

di Al Festa (1996)

Autori della recensione: Marchiņo

Nel 1997 Al Festa architetta un piano per disintegrare la carriera di Giorgio Albertazzi, Ugo Pagliai e Ciccio Ingrassia e riesce a coinvolgerli in questo machiavellico thriller all'italiana ambientato in una Roma inspiegabilmente deserta, nebbiosa come 10 volte Milano ed illuminata insistentemente da sparatissime luci rosse o blu, a scelta del caso.
Alex Ritt č un giovane regista di videoclip cui viene offerto di girare a Roma il video di lancio del singolo di una talentuosa (...) cantante italiana, Stefania Stella. Alex accetta sebbene sia ancora tormentato dalla scomparsa della moglie, uccisa nella sua casa da uno psicopatico che si č macchiato di altri quattro delitti ai danni di altrettante giovani donne. Appena arrivato in Italia il fustaccione dalla lunga chioma flirta con una delle ballerine del cast, che gli concede un appuntamento: la giovane arriva sul posto ma comincia a correre senza motivo all'impazzata fino a che un uomo in maschera la affetta col machete. Per Alex č l'inizio di un nuovo incubo: la polizia italiana, come giā quella statunitense, sospetta di lui e mentre il nostro si ostina a continuare a girare il video dell'oscena canzone di Stefania Stella, le morti di giovani ragazze legate in qualche modo ad Alex si susseguono, tutte corredate da relativa VHS proprio come era abitudine del serial killer Americano. Alex si trova sempre pių nei guai visto che tutti sembrano convinti della sua colpevolezza ed ogni ragazza che gli si avvicina finisce affettata, e proprio quando sembra che il colpevole sia stato scoperto scopriremo la macchinazione perpetrata ai danni del fascinoso regista: ma il complicatissimo e rischioso piano č stato forse architettato a fin di bene? Lo saprete se avrete la forza di resistere alle 2 ore di questa sfilacciatissima pellicola nella quale le varie scene si susseguono tenute insieme con lo sputo, nel continuo complicarsi delle vicende e dei ruoli dei vari personaggi.
Il film fallisce in quello che dovrebbe essere il suo punto di forza: la tensione che si crea č pari a zero e tutti gli omicidi scadono nel ridicolo involontario, incorniciati come sono nell'assurda atmosfera creata dalla nebbia artificiale e dalle luci stroboscopiche. La sceneggiatura appare poi forzatissima nel creare gli intrecci che porteranno alla soluzione del mistero ed alcuni personaggi, specie i poliziotti che conducono le indagini, sembrano recitare in un film a parte tanto che ad un certo punto si ricorre al trucco della telefonata di collegamento che gli appassionati dei film ninjā ben conoscono...
Gli attori principali, soprattutto gli uomini che sono tutti palestratissimi, depilatissimi e untissimi capelloni, sembrano provenire dal porno, ed anche la regia sembra risentire di influenze tipiche del cinema hard, oltrepassando il limite del trash accettabile nelle terribili sequenze del videoclip della canzone. Non salvano la situazione i camei di Albertazzi, Pagliai ed Ingrassia, di cui immaginiamo il sempiterno imbarazzo per aver fatto parte del cast di questo lungometraggio.
Suggella il tutto la presenza di Donald Pleasance in un ruolo completamente inutile della durata complessiva di 1 minuto.

Paese ITA
Attori principali Stefania Stella, Rick Gianasi, Leo Daniel, Alida Valli, Donald Pleasance, Ugo Pagliai, Giorgio Albertazzi, David Warbeck, Ciccio Ingrassia
Genere Horror
A chi č consigliato Per un'autopunizione abbondante
Se ti piace guarda anche I vizi morbosi di una governante, Spettri
Reperibilitā Si trova in DVD
Voto


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