Ormai il b-movie hollywoodiano ha definitivamente degenerato nel pattume televisivo.
Questo odioso lungometraggio nel quale un entomologo con un passato nascosto da culturista (non si spiega altrimenti il fisico abnorme) se la deve vedere con un letale sciame di vespe aliene, risvegliate ovviamente dall’avidità dell’uomo bianco, si caratterizza per la qualità estremamente patinata delle immagini, che danno allo spettatore la triste sensazione che tutto sia un volgare artifizio, annullando ogni tipo di magia cinematografica. La storia è ambientata in Guatemala ed in Messico ma sembra girata a Disneyland, nella sezione “Il libro della giungla” o in quella “Indiana Jones” (se mai esistono), ed ogni location risulta talmente artefatta da far perdere la minima credibilità ad ogni scena. Più che ad un film sembra di assistere ad una serie di spot televisivi nei quali ci si aspetta che gli attori, da un momento all’altro, interrompano il dialogo per reclamizzare il prodotto di turno. Se a ciò aggiungiamo effetti speciali computerizzati ridicolmente posticci ed una serie quasi infinita di luoghi comuni, dallo scemo del villaggio unico ad intuire la gravità della minaccia, alla tribù indigena tiranneggiata da malvagi affaristi di razza bianca, dal sindaco ottuso al poliziotto illuminato che si fa in quattro per aiutare l’eroe, dalla giornalista bonazza intenta a smascherare crimini alla dilagante corruzione di tutte le istituzioni, stilema immancabile quando si parla di Centro America, completiamo il quadro di un film inutile, dannoso e assolutamente privo di una qualsiasi scena che regali una risata o la minima emozione.
In sintesi: da evitare.
Paese | USA |
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Attori principali | Shane Brolly, Roger Nevares, Pepe Serna, Kaarina Aufranc |
Genere | Mostro |
A chi è consigliato | A chi vi sta sul culo |
Se ti piace guarda anche | Non scherziamo |
Reperibilità | Alta |
Voto |