Cannibal holocaust

Locandina Cannibal Holocaust

di Ruggero Deodato (1980)

Autori della recensione: Giulio, Marchiño

Prendiamo quattro ragazzi esibizionisti e feticisti della violenza pura, mandiamoli in Amazzonia per un documentario sulle popolazioni indigene cannibali ed otterremo la sceneggiatura di un film inutilmente disgustoso, nel senso più fisico del termine. Se poi inseriamo nientepopodimenoché Luca G. Barbareschi fra gli attori principali abbiamo ottenuto la ricetta di un vero film autopunitivo da vedere a tutti i costi.
Perché è di veri e propri costi fisici che stiamo parlando.
Dopo una prima parte degna di un vero b-movie, infarcita di errori addirittura attribuibili al morbo di Parkinson del cameraman e di involontari personaggi-macchietta rubati al cabaret, il film prende una piega devastante, sottoponendo lo spettatore a scene di gratuito esibizionismo (vedi il cazzo barzotto di Barbareschi) e a mostruosi piani-sequenza dedicati a randomizzate ed inaudite violenze su oggetti, animali e uomini. Assolutamente deprecabili le scene in cui esemplari vivi (nessun effetto speciale) di specie in via di estinzione vengono torturati senza un perché, lasciando lo spettatore completamente disgustato.
A niente vale l'insulsa pretesa moralistica del film che vuole farci riflettere su quanto l'uomo bianco civilizzato possa essere più selvaggio di tribù primitive, né la sceneggiatura a tratti assolutamente avanguardistica e geniale (l'idea della cassetta ritrovata è stata copiata paro paro in "The Blair witch project"): dopo aver visto sventrare in diretta una tartaruga di fiume gigante (viva) vogliamo solo a nostra volta pestare a sangue regista, sceneggiatori e attori.
Impedibile infine la scena in cui al di sotto del doppiaggio si sente chiaramente una voce che urla "Barbareschi!" (nella versione VHS da noi visionata).
Una colonna sonora intollerabile e stralci di documentario usati per far comparire nel film belve feroci e pericolose completano al peggio questo massacrante lungometraggio.

Paese ITA
Attori principali Luca Barbareschi
Genere [S]Cult
A chi è consigliato Il cinema è anche sofferenza
Se ti piace guarda anche Un film del prolifico filone giungla selvaggia-cannibali
Reperibilità Alta: è uscito anche in dvd
Voto


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