Re-animator
di Stuart Gordon (1985)
Autori della recensione: Dal forum: ArkhamLeo
Nell'istituto di Medicina dell'università di Zurigo il dott. Gruber muore misteriosamente in seguito a uno dei suoi tanti esperimenti. Il giovane Herbert West, suo ultimo discepolo, dopo la scomparsa del suo mentore decide di proseguire i suoi studi alla Miskatonic Medical school di Arkham (il nome Lovecraft vi dice niente?) nel Massachusetts, portando con sé una preziosissima scoperta: un fluido fosforescente in grado di riportare in vita persone e animali deceduti da poco. West, aiutato dal giovane Dan ma ostacolato dal primario Carl Hill, accusato da Herbert di aver plagiato le scoperte del dott. Gruber, riuscirà finalmente a testare su svariati cadaveri gli effetti del fluido rianimante: le conseguenze saranno nefaste.
Acclamato già dal 1985 (anno della sua uscita) Re-animator rappresenta lo strepitoso esordio della premiata ditta Stuart Gordon (regia) e Brian Yuzna (produttore), risultando (a conti fatti) una delle più belle pellicole horror-comedy degli anni '80. La sceneggiatura del film, liberamente ispirata dal racconto di H. P. Lovecraft (Stuart Gordon negli anni a seguire girerà numerose pellicole tratte dalle opere del celebre scrittore di Providence) "Herbert West professione rianimatore", risulta efficace ed adrenalinica miscelando alla perfezione commedia e orrore, condendo il tutto con generose dosi di emoglobina. Infatti questo straordinario film è divenuto una tappa obbligata per ogni patito dello splatter, anticipando di qualche anno pure il neozelandese Peter Jackson. Il campionario del gore è alquanto vasto e (a suo modo) variegato, presentando effetti speciali dalla realizzazione ruspante ma visivamente molto efficace: leggendaria la scena nella quale il ventre di un cadavere rianimato esplode facendo fuoriuscire le interiora che, schizzando fuori, si avvolgono attorno al malcapitato di turno...
Meritano una citazione anche l’ottima interpretazione di Jeffrey Combs nel ruolo dell’implacabile Herbert West e la curiosa colonna sonora dai toni orchestrali, la quale, durante gli “psichedelici” titoli di testa, sembra omaggiare quella del celebre Psycho di Alfred Hitchcock. Alla sua uscita la pellicola venne non poco ostacolata dalla censura americana che la vietò ai minori di 18 anni; nonostante questo rilevante ostacolo il film divenne in fretta un buon successo di pubblico e in seguito un vero cult. Insomma, un'opera fondamentale la cui grandezza è ampiamente riconosciuta da ogni patito di horror che si rispetti, quindi se non l’avete ancora visto fatevi un regalo, date un'occhiata a questa perla e non ve ne pentirete.
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