Demonia

Locandina

di Lucio Fulci (1990)

Autori della recensione: Marchiño

Il maestro Lucio Fulci sceglie la Sicilia per l’ambientazione di questa pellicola particolarmente ridondante che vede come protagonista un’archeologa che risveglia il potere demoniaco che atterrisce gli abitanti di un piccolo paese.
Nonostante gli avvertimenti in stile mafioso, infatti, la curiosa quanto avventata studiosa viola la catacomba segreta dove secoli prima gli abitanti del villaggio avevano crocifisso tre suore possedute dal Demonio, dedite ad orge nelle quali uccidevano i loro amanti.
Satana riprende dunque a mietere vittime (tutte le morti appaiono in realtà abbastanza ridicole e/o casuali) mentre l’archeologa impazzisce sempre più fino al patetico finale, nel quale morirà inspiegabilmente nella catacomba ponendo così fine al terrore con il suo sacrificio (ovviamente questa mia ricostruzione dei fatti deriva dallo sforzo di voler dare per forza un senso al film).
Probabilmente a corto di mezzi Fulci incentra tutto il film sulla scena della barbara crocifissione delle tre suore possedute, che viene riproposta, oltre che nell’antefatto, almeno altre due o tre volte negli incubi dell’archeologa. La visione della pellicola risulta anche disturbata dalle continue scene buie, un vero tormento, e dalla scarsa gamma di colori riprodotti sullo schermo: bianco, blu, giallo e qualche schizzo di rosso qua e là. Alcune sequenze sono invece caratterizzate da una irreale monocromaticità, dovuta a luci blu o rosse piazzate così tanto per fare.
In mezzo a tale agonia, aggravata dalla statica incompetenza degli attori, l’estro di Fulci riesce però a regalare qualche perla degna della sua fama. Decisamente esilarante è la scena in cui i gatti indemoniati uccidono la povera vecchia che racconta all’archeologa la vera storia delle suore: i gatti vengono loro malgrado lanciati addosso all’attrice che viene poi prontamente sostituita da un manichino, al quale viene grandiosamente cavato un occhio (o ciò accadeva in un’altra scena? Boh, poco importa!). Meravigliosa è anche la cruenta morte di uno dei colleghi della protagonista che viene squarciato a metà subendo, in maniera alquanto inspiegabile, la medievale tortura degli arti legati a quattro funi tirate contemporaneamente.
Ma la cosa che non vi farà mai dimenticare questo film è la cacofonica canzoncina che il gruppo di studiosi canta alla sera intorno al fuoco del loro accampamento sulla spiaggia: mai udita prima d’ora una cantilena così bislacca!
In sintesi un polpettone incredibile che il nostro Lucio riesce a rendere digeribile grazie a qualche colpo di genio.

Paese ITA
Attori principali Brett Halsey, Meg Register, Lino Salemme, Christina Englehardt
Genere Horror
A chi è consigliato Solo per i cultori di Fulci
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Reperibilità Media
Voto


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