Ninja alla conquista del mondo

di Joseph hong (1987)

Autori della recensione: Marchiño

In quest'ennesimo film prodotto secondo la tecnica "Hong Kong fusion" l'Impero Ninja, capitanato da un tamarro clamoroso che se ne va in giro con una mega stella ninja di cartone attaccata alla fronte, vuole addirittura conquistare il mondo intero impadronendosi di un fantomatico dossier relativo ad un missile nucleare.
Nonostante le roboanti pretese però il lungometraggio è un po' al di sotto dello standard a cui le imprese cinematografiche di Godfrey Ho ci hanno piacevolmente abituato. Infatti il film con i mafiosi Cinesi, all'interno del quale vengono incastonate le scene con i ninja col solito risibile collegamento fra due personaggi, è eccessivamente contorto nella trama, al punto di far rimpiangere allo spettatore le meravigliose e dissennate scazzottate che caratterizzano altre pellicole di questo fortunato filone. Vista la pochezza di spunti data dai personaggi fin troppo definiti del film cinese, tutto il peso della pellicola ricade su Stuart Smith, che fortunatamente troviamo al massimo della forma: nei panni del solito agente Statunitense con poteri ninja delizia il pubblico con le sue movenze alla Nureyev e la sua ebete faccia da rincoglionito (per poi farsi sostituire da una controfigura per le scene più acrobatiche).
Nonostante non si raggiungano apici di esagerazione magistralmente immortalati in altri capolavori, i duelli ninja sono notevoli e regaleranno sicuramente qualche risata: su tutte domina la scena in cui il nostro Stuart sale a piedi una parete praticamente verticale palesemente tirato da un filo (la camicia che indossa, da quanto è tirata, rischia di strapparsi!). Decisamente notevole anche il duello finale nel quale Smith riuscirà ad avere la meglio sul ninja tamarro dopo una serie di "appare-scompare" fulminei che culminano nell'infilzata decisiva ai danni del nemico, trasformatosi addirittura in albero (?!).
Rimarrano inoltre nella nostra memoria due scene decisamente sopra le righe: la prima è l'omicidio della madre del protagonista del film cinese (il modo in cui la vecchia si accascia a terra è da cineteca), la seconda è il dialogo montato "ad arte" fra Stuart Smith ed il protagonista chiuso in galera (notare come le sbarre siano palesemente diverse nelle due inquadrature).
Concludiamo con un cenno alla profonda inettitudine dei brutti ceffi che sono stati scelti come comparse: vedere sette idioti che non sono in grado di simulare un "mucchio selvaggio" addosso al protagonista testimonia in che condizioni erano costretti a lavorare attori del calibro di Bruce Baron e Richard Harrison.

Paese HKG-USA
Attori principali Stuart Steen (Stuart Smith), P. Hughes
Genere Ninja
A chi è consigliato Per vedere Smith che affetta un passerotto al volo
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Reperibilità Bassissima
Voto


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