Super ninja

Locandina turca, una rarità

di Wu Kuo Sen (1984)

Autori della recensione: Marchiño

Ecco un Ninja-movie che non ricorre alla "Tecnica Mirabilis" del collage mantenendo comunque ottimi risultati.
Non al maestro ninjà Occidentale collegato alle vicende della mafia di Hong Kong tramite la classica telefonata, ma al validissimo Alexander Lou viene affidato infatti il delicato ruolo del protagonista retto ed onesto con il compito di sconfiggere il clan dei malvagi Ninja, in guerra con i deliquenti comuni per assicurarsi il controllo del traffico di droga.
Nonostante qualche logica difficoltà iniziale che lo spettatore incontrerà per capire la situazione la trama è decisamente più lineare rispetto allo standard del genere. La pellicola si caratterizza invece per una particolare scelta stilistica che il regista adotta per conferirle un ritmo sostenuto: le scene dei combattimenti sono mandate a velocità doppia e gli attori si muovono come tarantolati sotto effetto di anfetamina provocando l'ilarità generale.
L'uso di tale stratagemma è particolarmente apprezzabile nella scena che vede l'eroe, il poliziotto Cinese John, ed il suo compare nero Spencer bloccare dei teppisti che stanno pestando un tizio e stuprando la di lui ragazza (sottolineiamo il braccio infilato con potenza sotto la gonna: esilarante!), infatti la scena è talmente accelerata che tutti viaggiano a 200 all'ora e le mimiche facciali diventano involontariamente farsesche (e qui non si può non rimarcare il verso assurdo che fa il teppista di colore quando viene messo KO).
A ciò si aggiunge il fatto che molte scene sono palesemente girate al contrario, in modo da far compiere ai Ninja spettacolari evoluzioni che oltrepassano le capacità umane: da vedere a tale proposito il piano sequenza iniziale nel quale il ninja John risale da seduto dalla grondaia di un tetto alla sua cima.
Un elemento piacevolmente innovativo di questa pellicola è rappresentato dalla peculiare caratterizzazione dei membri del clan malvagio. Ogni ninja è infatti associato ad un elemento naturale (abbiamo metallo, fuoco, acqua, aria, terra) ed ognuno viene presentato da una piccola scena in cui vengono mostrate le mosse speciali: particolarmente esilaranti sono quella in cui si mostra che il Ninja-Acqua è capace di fare sci nautico su un bacchetto di legno e quella in cui il Ninja-Terra dà sfoggio delle sue incredibili qualità di scavatore di gallerie (vi rovescerete dal divano per le risa!).
Anche la trama sorprende per alcuni inaspettati colpi di scena: chi infatti si aspetterebbe che il fido Spencer sia un traditore e che alla fine gli sia concesso di redimersi senza essere brutalmente ucciso, o che il capo del clan malvagio sia in realtà il figliastro del Professore? (So che vi chiedete chi sia quest'ultimo ma non si può dire tutto!)
Chiudiamo la recensione con la dovuta menzione alla ridicola scena di sesso tra John e la sua fidanzata, tra l'altro trattata per tutto il film come un essere inferiore ad ennesima testimonianza del maschilismo dominante in questo sottogenere cinematografico, ed un plauso al fintamente vecchio maestro dell'eroe, dispensatore di ridicoli ed insensati consigli per la battaglia.

Paese USA-HKG
Attori principali Alexander Lou, Lou Mei
Genere Ninja
A chi è consigliato Un buon film per avvicinarsi all'universo ninja
Se ti piace guarda anche I capolavori di Godfrey Ho
Reperibilità Bassissima
Voto


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