La sanguisuga conduce la danza
di Alfredo Rizzo (1975)
Autori della recensione: Marchiño
Film in costume? Teatro-cinema? O più umilmente un filmetto dal vago retrogusto noir che fa da contenitore a qualche scena erotica soft per far contento il pubblico maschile?
Il film è ambientato nell'Irlanda dei primissimi del '900, anche se in realtà sembra di essere nel centro Italia autunnale, e narra di una compagnia teatrale rimasta senza lavoro che viene invitata da un ricco nobiluomo a passare un periodo di soggiorno nel proprio maniero poiché egli si è invaghito di una delle belle attrici della compagnia, incredibilmente rassomigliante alla moglie scomparsa misteriosamente.
Ma il soggiorno si rivelerà molto pericoloso, date l'ostilità della servitù del castello e l'atmosfera di morte che vi si respira, dovuta alla tragica sorte toccata alle mogli degli avi del conte, tutte finite decapitate dai rispettivi mariti. Il turbine di gelosia dovuto ad alcuni "amori proibiti" scatena un misterioso assassino che farà fuori quasi tutte le attrici fino al colpo di scena finale, rivelato in un piano sequenza che diventa quasi un'imbarazzante parodia delle avventure di Sherlock Holmes.
Il lungometraggio tenta disperatamente di mantenere almeno nella regia un certo gusto, quindi mancano impennate trash di rilievo soprattutto perché la componente gore negli omicidi è assente ed è "sostituita" da ingiustificati inserti di inquadrature del mare in tempesta notturna (?), ma i cadaveri regalano comunque qualche gioia, soprattutto quello della attrice di colore (per di più omosessuale, figuriamoci se l'assassino la lasciava impunita...), la cui testa diventa per esigenze di effetti speciali un tronco di legno mal dipinto.
In ogni caso la recitazione a tratti sconvolgente, la sceneggiatura sostanzialmente tirata via, le scene di sesso da primi pruriti post-pubertà e la singolarità di alcuni attori (fra tutti spicca il servo simil-Joe Cocker) rendono questo film almeno guardabile, se non altro per godere della sua scena madre: la traversata in barca a remi che i personaggi compiono per raggiungere la dimora del conte è accompagnata da clamorose fumate nere provenienti dal motore della barca su cui si trovano l'operatore ed il regista!
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