Streghe

Una improbabile locandina

di Alessandro Capone (1989)

Autori della recensione: Marchiño

Nonostante sia girato dall’italianissimo Alessandro Capone, “Streghe” è purtroppo un teen-horror all’americana basato sulla solite situazioni tipiche della casa maledetta e della presenza demoniaca.
L’antefatto, che sinceramente faceva sperare in qualcosa di meglio, ci racconta della governante Helen, strega di Satana ed amante di quasi tutti gli uomini di un villaggio, prete compreso, che viene bruciata viva sotto gli occhi della piccola bambina di cui si prendeva cura. La bambina non regge a tale visione raccapricciante e si suicida gettandosi dalla finestra del primo piano dopo averla inspiegabilmente sfondata con la sua candida palla. Ma Helen ha stabilito un legame malvagio con l’anima della bimba, tramite il quale tormenterà tutti coloro che torneranno nella sua casa.
E chi tornerà mai nella casa decenni dopo? Ovviamente un gruppo di adolescenti in calore tra i quali vi sono tre discendenti della famiglia a cui la piccola apparteneva. Per la strega è dunque arrivato il momento della vendetta: impossessandosi dell’anima delle ragazze del gruppo scatena la follia omicida nei confronti dei maschi, colpevoli di voler gustare i piaceri del sesso. Trattandosi di un teen-movie gli omicidi purtroppo non sono mai mostrati nella loro pienezza, cosa che riduce la componente gore a quasi zero, ed anche le scene delle apparizioni della bambina, che vorrebbero essere inquietanti, non fanno altro che strappare allo spettatore dei sorrisi di commiserazione. Leit-motiv delle "scene forti", che si svolgono in stanze che compaiono in maniera del tutto incongruente con l'architettura dell'edificio in cui di volta in volta i personaggi si trovano, è il costante sfondamento di una vetrata o di una finestra da parte di un aggressore o di una vittima, come a voler stigmatizzare una sorta di contrappasso per la triste sorte subita dalla bimba. Il resto è ben poca cosa, intriso come è di adolescenzialità, ma la pazienza dello spettatore sarà premiata dal confronto finale fra il prete e la strega, che urlando come dei pazzi tentano di portare dalla loro parte l'anima della bimba prima che commetta l'ultimo omicidio: alla quindicesima ripetizione dell'invocazione "Cristo!" una ridicola spada di finto ferro si conficca nel corpo dell strega, facendola esplodere in un tropudio di fuochi d'artificio.
Il patetico finale a sorpresa non aggiunge assolutamente niente di gustoso a questo patetico film, da cui era lecito attendersi qualche spunto decisamente più brillante.

Paese ITA
Attori principali Ian Bannen, Deanna Lund, Danielle Vannucchi
Genere Altro
A chi è consigliato Per quindicenni
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Reperibilità Bassa
Voto


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