Cosa può spingere un'attrice protagonista in una delle soap più seguite degli anni '90 a degradare ulteriormente la sua carriera recitando in un tv-movie girato coi piedi?
A questa domanda, come a tutte le altre questioni che il nostro cervello si è ostinato a porre durante la visione, non possiamo dare risposta.
Possiamo invece delineare vizi e virtù di questo lungometraggio che pone le sue fondamenta su un delirio parascientifico molto simile a quello che ha generato capolavori quali Proteus e Carnosaur. Le ricerche del folle dottor King, tese a trovare una cura per il cancro incrociando cellule staminali di squalo martello con DNA umano, sono infatti il pretesto per ricreare la classica situazione del gruppetto di protagonisti braccato da un mostro e dagli scagnozzi del cattivo di turno. Il dottor King ha infatti salvato dalla morte il figlio malato di cancro trasformandolo in un affamato squalo antropomorfo capace di attaccare le sue prede anche sulla terraferma. Il gruppetto, recatosi sull'isola del dottor King per monitorarne le ricerche, verrà ovviamente decimato dal famelico uomo-squalo così come il ridicolo esercito di guardie, che per tutto il film daranno prova di una inettitudine senza eguali nella storia del cinema.
Malgrado le scene degli attacchi dello Sharkman siano sempre volutamente confuse ed ipercinetiche per poter mostrare poco e niente e dare appena una parvenza di efferatezza allo spettatore, il film esprime comunque abbastanza bene il suo potenziale bruttesco.
Sebbene alle volte si abbia l'impressione di giocare a Far Cry non ci si annoia nel parapiglia di sparatorie, esplosioni più o meno realizzate al computer e sbudellamenti nei quali si vedono un paio di fotogrammi di squalo in computer grafica, un paio di fotogrammi di squalo-pupazzo e poi un caos inverosimile che termina sempre con secchiate di succo di mirtillo ed arti sparsi nel mare o nella giungla. Numerose sono poi le chicche FilmBruttesche, che coinvolgono volentieri barche o jeep: assistiamo infatti a scene nelle quali i mezzi in questione sono palesemente lasciati in balia della velocità con esiti spesso imbarazzanti, come nell'incidente nel quale rimane coinvolto il clone di Hugh Hefner che si schianta contro un alberello provocando un fantasmagorico effetto rimbalzo gommoso alla jeep. Notevoli anche il repentino cambio di location coevo all'improvvisa sparizione di uno yacht in procinto di esplodere e l'apparizione subitanea di un camion rugginoso per mettere più carne al fuoco durante una pirotecnica sparatoria. Godibile è pure la figura del protagonista maschile, un tecnico informatico che si improvvisa con nonchalance il Rambo di turno: sgomina praticamente da solo la pattuglia delle guardie che gli sparano contro di tutto senza colpirlo mai, architetta trappole, ha un fucile con i colpi infiniti e soprattutto ingrassa a vista d'occhio scena dopo scena, gonfiando sempre di più la maglietta imbrattata di "sangue" fucsia. Certo questo film, dissolvenze pubblicitarie a parte, aveva tutti i crismi per diventare un capolavoro assoluto, ma anche se alcune reticenze sceniche lo penalizzano sfodera un finale memorabile. Compreso con una brillante deduzione scientifica che l'arma più temuta dal pesciazzo è l'azoto, i due protagonisti lo elimineranno lavandogli ripetutamente gli affilati denti con un liquidator spara azoto costruito in quattro e quattr'otto: la grandguignolesca e computerizzata esplosione vi lascerà esterreffatti!
Paese | USA |
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Attori principali | William Forsythe, Hunter Tylo, Jeffrey Combs, Elise Muller, Arthur Roberts |
Genere | Mostro |
A chi è consigliato | Per vedere Taylor di Beautiful incatenata per essere sottoposta a riproduzione coatta con un uomo-squalo |
Se ti piace guarda anche | Proteus, Carnosaur e qualsiasi film mischi qualcosa con -man |
Reperibilità | Disponibile in DVD |
Voto |