L'isola degli uomini pesce

Locandina

di Sergio Martino (1979)

Autori della recensione: Marchiño

La mescolanza di elementi tipici del b-movie può condurre alla creazione di ottime macedonie cinematografiche FilmBruttesche, ma può anche generare polpettoni altamente indigesti che altro non fanno che punire severamente lo spettatore.
E purtroppo quest'ultimo è il caso de L'isola degli uomini pesce. Nonostante Sergio Martino abbia a disposizione una sceneggiatura che unisce mostri anfibi frutto di esperimenti genetici, naufraghi che approdano su un'isola vulcanica la cui scarsa popolazione è dedita a riti voodoo e il ritrovamento di Atlantide e del suo leggendario tesoro, il film risulta fiacco e noioso, privo com'è di scene incisive o personaggi accattivanti o almeno ben caratterizzati. Tutto è molto approssimativo, a partire dalla delineazione dei rapporti fra i vari personaggi passando per le loro apparizioni in scena e per finire alle loro azioni, che molto spesso appaiono dettate da istinti folli e casuali. Gli uomini pesce poi hanno un ruolo troppo marginale nello svilupparsi di questa assurda vicenda e le loro apparizioni, che inizialmente creano una buona dose di ilarità per via dei grotteschi costumi indossati dalle comparse, scemano rapidamente nell'inutilità regalando ben pochi sussulti sanguinolenti. Si ha l'impressione che ogni elemento che potenzialmente possa far aumentare il ritmo del film e la sua godibilità venga volutamente tenuto a freno e sminuito, nel tentativo, ovviamente vano, di tenere in piedi il film e dargli un'aura di credibilità.
In definitiva succede poco o niente fino alla fine quando gli uomini pesce, esaltati dall'imminente esplosione del vulcano dell'isola, per rappresentare la quale si sprecano spezzoni di documentari e si dà fuoco un po' a tutto quello che c'è in scena, si ribellano alla schiavitù alla quale sono sottoposti dall'avido padrone dell'isola, che si serve di loro per recuperare l'inaccessibile tesoro di Atlantide.
Va da sé che gli unici due a salvare la pelle sono il buono, impersonato in maniera convincente dallo sfortunato Claudio Cassinelli, e la bella, impersonata dalla monoespressiva Barbara Bach. Non sfuggirà agli spettatori più attenti la presenza di Joseph Cotten, il mitico capitano MacKenzie di Latitudine Zero, nella parte del professore pazzoide, convinto di risolvere il problema dell'eccessivo sfruttamento delle risorse della Terra trasformando gli uomini in pesci.
Un'occasione sprecata.

Paese ITA
Attori principali Claudio Cassinelli, Barbara Bach, Joseph Cotten, Richard Johnson
Genere Fantascienza
A chi è consigliato Per vedere i buoni vecchi costumi di scena di una volta...
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Reperibilità Disponibile in DVD
Voto


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