L'impero delle termiti giganti

di Bert I. Gordon (1977)

Autori della recensione: Marchiño

La scena con la quale si apre questo FilmBrutto annata '77 fa capire immediatamente quale sarà la tematica del film: è sempre e solo colpa dell'Uomo se una specie inferiore del regno animale si rivolta contro la razza bipede per eccellenza.
Assistiamo infatti ad una patetica scena nella quale due individui imbacuccati in una tenuta a metà fra il terrorista ed il biologo pazzo scaricano in mare a pochi chilometri dalla riva vistosissimi fusti di scorie radioattive: non ci si lamenti poi se uno dei barili giunge miracolosamente a riva e delle innocue formiche, venendo a contatto con la mutagena sostanza (che sembra in realtà stagno da saldature) subiscono un processo di ingigantimento istantaneo!
A fare le spese di questa inaspettata trasformazione sono i possibili acquirenti dei truffaldini lotti di terreno locati vicino alla spiaggia del misfatto, lotti che una sempre perfida Joan Collins vorrebbe sbolognare spacciandoli per angoli di paradiso, ignara di quello a cui sta andando incontro.
Il film ovviamente si trasforma rapidamente in una tediosa sequenza di agguati-con-fuga-meno uno, che assottigliano sempre più il gruppetto degli sfortunati protagonisti della gita fino a che non si scopre l'incredibile verità: le formiche hanno avuto già il tempo di costruire il loro impero soggiogando la popolazione della città più vicina, il cui unico scopo nell'esistenza è quello di nutrire i giganteschi insetti, unanimemente riconosciuti come "esseri superiori". La fuga dei disperati si complica sempre più, anche perché il film finisce ed i nostri eroi vengono lasciati in una canoa mentre si apprestano ad entrare in un labirinto di canali paludosi che sembrano il Rio delle Amazzoni spuntato così all'improvviso...
Il lungometraggio come si può ben immaginare risulta abbastanza piatto, il FilmBruttaro però non potrà fare a meno di apprezzare i volgarissimi effetti speciali che rendono (im)possibili gli scontri fra uomini e formicone: immagini dei laboriosi insetti chiusi dentro barattoli di vetro adeguatamente riempiti di borraccina ed ingrandite a dimensione umana vengono appiccicate a quelle dei personaggi in fuga nella giungla. Il ridicolo effetto che si genera, accompagnto dall'ovvia conseguenza che spesso le formiche appaiono a schermo mozzate, è battuto soltanto dai barbuti pupazzoni usati per rappresentare le formiche nei corpo a corpo più estremi, nei quali secchiate di vernice rossa lasciano immaginare fieri budellamenti.
C'è ben poco altro da aggiungere se non un certo rammarico per il fatto che il film non degeneri ulteriormente: visto lo sputtanamento dovuto agli effetti speciali, il regista poteva anche non perseverare nel tentativo di dare dignitosa seriosità alla pellicola.

Paese USA
Attori principali Joan Collins, Robert Lansing, John David Carson, Pamela Susan Shoop
Genere Mostro
A chi è consigliato Per capire come usare alla fine dei '70 tecniche cinematografiche vecchie di vent'anni
Se ti piace guarda anche Marabunta
Reperibilità Si trova anche in DVD
Voto


="ImperoTermiti_1"="ImperoTermiti_2"
="ImperoTermiti_3"

Scrivi un commento o leggi cosa dicono di questo film