Into the sun

di Christopher Morrison (2005)

Autori della recensione: Marchiño

Normalmente il declino di un attore action coincide con il momento in cui pretende di potersi cucire addosso una sceneggiatura scritta di suo pugno. Nel caso di Steven Seagal e di questo tristissimo film, più che di declino si può parlare di baratro.
Questo lungometraggio è un vergognoso rabbercio di scene pietose e spesso imbarazzanti tenute insieme con il vinavil: con esse si tenta di delineare una non-trama nella quale si pretende che il navigato ed esperto Travis (Seagal) ed un coglione vivente dell'FBI, che non sa maneggiare una pistola, risolvano il caso dell'omicidio del governatore di Tokyo perché "sembra che ci sia di mezzo la Yakuza ma forse ci sono anche dei Cinesi pazzi che trafficano droga e la polizia di Tokyo non conta un cazzo perché noi della CIA spadroneggiamo dove vogliamo".
L'indagine sul caso è inesistente: Travis è nato a Tokyo, conosce tutti, può entrare dappertutto, chiedere favori a chiunque e soprattutto sa già per diritto divino (la sceneggiatura l'ha scritta lui...) come sono andate le cose e come stanno le alleanze fra la Yakuza ed i Cinesi. Ovviamente non entra in azione subito perché, fino a che non gli ammazzano la fidanzata, non ha un motivo personale per far fuori tutti (dell'assassinio del collega tonto dell'FBI non gliene frega giustamente un granché...). Quindi per una buona ora assistiamo a dialoghi sfilacciati simili alle telefonate finte dei film di Godfrey Ho, nei quali Travis civetta con i propri potenti amici facendo il saluto reverente o i Mafiosi fanno i grossi sparando a qualche tirapiedi fallito.
Poi, dopo l'annuncio shock della morte della fidanzata comunicatogli mentre sta uscendo con il muso duro da una sala di Pachinko dove ha malmenato due o tre buzzurri, Travis, senza muovere un singolo muscolo facciale, impugna finalmente la spada e sbudella i cattivi cimentandosi anche in un ridicolo corpo a corpo caratterizzato da alcuni rallenty indegni persino di un videoclip.
The end, sia per il film che per Seagal, rimasto ormai senza collo per eccesso di imbolsimento e senza dignità a causa della pietosa scena romantica nella quale promette alla fidanzata una vita serena insieme.
Condiscono il misero piatto una regia fanciullescamente tamarra ed una serie di personaggi inutili che appaiono in scena alla bisogna per allungare il brodo e tentare invano di dare una intelaiatura più solida al film: il più interessante di tutti è sicuramente il giovane aspirante Yakuza che viene ucciso due volte, la prima dopo 10 minuti e la seconda verso la fine del film (o magari erano due tizi molto somiglianti tra di loro che indossavano la stessa camicia...).

Paese USA
Attori principali Steven Seagal, Matthew Davis, Takao Osawa
Genere Azione
A chi è consigliato Solo per Seagal-maniaci
Se ti piace guarda anche Last night - Morte nella notte
Reperibilità DVD o sul digitale terrestre
Voto


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