A cena col vampiro

Locandina

di Lamberto Bava (1987)

Autori della recensione: Marchiño

La versatilità può giocare brutti scherzi. Non si può spiegare altrimenti come chi ha girato un epico action come Blastfighter possa sprecare tempo ed energie con una horror-comedy insulsa, pateticamente adolescenziale e dalla sceneggiatura appena abbozzata e priva di eventi di rilievo.
Quattro ragazzi desiderosi di sfondare nel mondo dello spettacolo superano un provino indetto dall'eccentrico regista horror Jurek, vincendo un invito a cena al suo castello. Scopriranno che in realtà Jurek è un vampiro la cui parte umana vuole finalmente morire: avranno tempo fino all'alba per capire qual è l'unico modo di ucciderlo, altrimenti la sua parte malvagia prenderà il sopravvento e diventeranno a loro volta non-morti e suoi prigionieri.
In bilico fra maldestri tentativi di far salire la tensione ed ancora più tragici tentativi di strappare qualche sorriso, il film si trascina stancamente ripetendo fino alla noia estrema la stessa scena: i ragazzi scappano da una stanza all'altra del castello, vi si barricano dentro ed "a sorpresa" appare il vampiro, che un po' tenta di spaventarli, un po' tenta di morderli, un po' tenta di dare loro qualche suggerimento per farsi ammazzare. Pochi sono gli spunti esilaranti, si salvano solo la scena del cuore strappato da Jurek con la sola forza del pensiero dal petto del maggiordomo e la scena della putrefazione finale del vampiro, un letale mix fra stop-motion e sciroppo all'amarena: davvero troppo poco per sorbirsi questo lungometraggio zeppo di battutine che non fanno ridere nemmeno i bambini e recitato nel modo peggiore che i baldi e giovani attori potevano offrire. Patrizia Pellegrino ed Yvonne Sciò, in particolare, regalano performance talmente imbarazzanti da diventare la vera attrazione del film: impacciate ed inespressive sembrano dei bambini di terza elementare che preparano la recita di fine anno.
Totalmente da censurare è invece il personaggio del cameriere, tragicamente ispirato al mitico Igor di Frankenstein junior: se voleva essere un omaggio, non è riuscito.
In mezzo a questo disastro spicca la generosa prova di George Hilton, che con immane sforzo accetta di coprirsi di ridicolo in molte scene pur di tentare di dare un senso al suo personaggio.
Vi state chiedendo se è possibile che non ci sia nemmeno una chicca? In effetti la ripresa in campo lungo del modellino del castello con il pipistrello che volteggia sopra di esso con tanto di filo in bella evidenza potrebbe anche esserlo...

Paese ITA
Attori principali George Hilton, Patrizia Pellegrino, Yvonne Sciò, Riccardo Rossi, Isabel Russinova
Genere Altro
A chi è consigliato Ottimo come alternativa al valium
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Reperibilità Disponibile in DVD
Voto


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