Il mostro dell'obitorio

di Javier Aguirre (1973)

Autori della recensione: Marchiño

Gli horror spagnoli degli anni '70 sono ad alto rischio autopunizione (De Ossorio docet), ma fortunatamente questa opera di Javier Aguirre non delude e non è mendace.
Il mostro del titolo, infatti, esiste davvero ed ha le sembianze di Gotho, un giovane storpio dall'animo sensibile perennemente bistrattato dagli abitanti della cittadina in cui presta servizio nell'obitorio, protetto solo dall'ambiguo dottor Orla. Gotho è perdutamente innamorato della bella Ilse, ragazza molto malata ed ormai in procinto di spirare, e tutti i giorni, nonostante gli scherni dei medici più giovani, le porta un mazzo di fiori. Quando Ilse muore, Gotho, accecato dalla promessa che Ilse sarà riportata in vita, accetta di aiutare il dottor Orla nei suoi esperimenti tesi alla creazione della vita artificiale, trafugando in primis i necessari cadaveri e poi procurando il cibo, persone vive ovviamente, tanto agognato dalla mostruosa creatura cui il dottor Orla riesce a dare vita. Gotho si lascia dunque trascinare in una spirale di violenze ed omicidi da cui solo la tenera Elke, che ne intuisce la sensibilità, riuscirà a salvarlo. Il film si conclude con il sacrificio di Gotho, che in un colpo solo fa fuori l'oramai delirante dottor Orla e la fangosa e vorace creatura: tre mostri in un colpo solo!
Nonostante l'atmosfera gotica e i frequenti piani sequenza caratterizzati da un opprimente effetto-notte, il film scorre alla grande sorretto dalla magistrale interpretazione di Paul Naschy, perfetto nel ruolo dello storpio sensibile ed iracondo, e dal ritmo tutt'altro che basso. Molto buono è l'impatto gore del film, che spesso non lesina dettagli macabri e l'apparizione finale della melmosa ed urlante creatura, un ibrido fra uno zombi ed il mostro della laguna nera, fa sì che il film raggiunga il climax drammatico che si risolve in maniera catartica con la morte di Gotho e della cretura stessa nell'avveniristica botola di acido solforico del laboratotio del dottor Orla.
Proprio il laboratorio segreto, situato nelle ben illuminate catacombe al di sotto dell'ospedale, è il teatro delle scene migliori del film, tra le quali spicca quella dell'assalto dei topi al cadavere della povera Ilse e dello stesso Gotho: i ratti meglio ammestrati della storia del cinema compiono autentiche acrobazie e salti funanbolici per mangiarsi la morta ed il gobbo, ma niente possono contro il fuoco che divampa sui loro piccoli corpi pelosi e li fa schizzare a destra ed a manca come razzi!
L'inevitabile compartecipazione emotiva che lo spettatore proverà nei confronti dello sfortunato protagonista è il sale di questa pellicola e dà un sapore unico alla visione delle violente e tenere peripezie di Gotho e lo immortala nell'Olimpo dei FilmBrutti come uno dei personaggi più riusciti di sempre.
Da vedere!

Paese SPA
Attori principali Paul Naschy, Rossana Yanni, Maria Elena Arpon, Alberto Dalbes
Genere Horror
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Reperibilità Uscito in DVD (cofanetto Horror stories)
Voto


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