Più che “sulla Terra”, “sotto terra”...
Un manipolo di speleologi un po' zuzzurelloni parte per una nuova esplorazione proprio mentre il mondo attende ansioso l'ammaraggio di due astronauti di ritorno da una importante missione. Durante l'ultima sosta all'emporio prima dell'ingresso in grotta, uno dei giovani speleologi raccoglie un sasso granuloso di colore bluastro e lo regala a Thelma, che sta simpatica a tutti perché ha doti (no, non le tette...) di sensitiva che le causano strani disturbi psichici. L'ignara non sa che in realtà quello non è un sasso ma l'uovo di una terribile razza aliena!
Appena i ragazzi sono scesi un po' in profondità l'uovo si dischiude e l'affamato neonato alieno comincia la sua sanguinolenta corsa per la sopravvivenza, impossessandosi del corpo di quasi tutti i componenti della spedizione e sventrandolo senza un grazie dopo averne sfruttato le risorse energetiche. Solo Thelma e Roy riusciranno ad uscire incolumi dalla vasta grotta ma potranno solo constatare che il piccolo vorace alieno, di cui non vedremo mai la forma definitiva per motivi di basso budget, non era solo, e che i suoi consimili hanno già fatto piazza pulita della razza umana.
Ciro Ippolito, fiaccato dal parto dell'idea di sfruttare il colossale successo di Alien, diluisce in rapporto 1:100 tre scene splatter in 92 minuti di tedio, dilungandosi in meticolosi piani sequenza apprezzabili solo da amanti della speleologia. I pochi soldi vengono appunto spesi per gli effettacci gore che sicuramente regalano qualche momento notevole: la decapitazione upside-down con caduta di interiora di Ron, l'annessione corporea di Maurine con arto-calzino-seppia dell'alieno in bella vista e la fragorosa esplosione della testa di Cliff, dovuta al patetico tentativo di Thelma di mettersi in contatto telepatico con l'alieno che lo stava possedendo. Il resto è vuoto totale, soprattutto perché l'alieno non si vede mai e non se ne capiscono le reali caratteristiche che gli permettono, a quanto sembra, di prendere sempre e comunque di sorpresa i poveri malcapitati.
Il patetico finale iper-catastrofico con tanto di scritta “ora può colpire anche te!” che si staglia su un finto cielo rosso post-nucleare affossa definitivamente il film, reso ancora più indigesto dalle cacofoniche musiche pseudo lisergiche degli Oliver Onions, decisamente fuori forma.
Paese | ITA |
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Attori principali | Belinda Mayne, Mark Bodin, Benedetta Fantoli, Michele Soavi |
Genere | Fantascienza |
A chi è consigliato | Per disintegrare in una sola visione la saga di Alien |
Se ti piace guarda anche | Xtro - Attacco alla Terra, Le porte dell'inferno |
Reperibilità | Con un po' di difficoltà anche in DVD |
Voto |