Alba rossa - Red dawn

La locandina

di John Milius (1984)

Autori della recensione: Il Frusta

Nel variopinto mondo dei FilmBrutti c’è un filone poco considerato dalla critica e da alcuni componenti del nostro Staff: il teen-movie da domenica pomeriggio. A difesa di questo genere si può però dire che, in alcuni episodi, permette una analisi socio-politica dei precetti che la cinematografia, sopratutto hollywoodiana, ha cercato di trasmettere alle nuove generazioni di adolescenti Americani. Alba rossa è forse uno dei capostipiti di questo genere tanto che ci presenta come protagonista addirittura un giovanissimo Patrick Swayze nel ruolo di teen leader del gruppo, affiancato da un altrettanto giovane Charlie Sheen (il protagonista di Hot shots). Il film propugna il malcelato intento maccartista di fomentare negli adolescenti Americani la paura per i malvagi comunisti ed il rifiuto delle devianti idee sovietiche, soprattutto se si considera la data di uscita del film (1984), ovvero in piena campagna elettorale per la rielezione di Ronald Reagan. Lo scenario fantapolitico del film ci trasporta ad un epilogo fantasioso ed irreale della guerra fredda in cui paracadutisti Sovietici iniziano la conquista delle pianure statunitensi devastando a missilate un liceo in un paesino dello Utah. I giovani adolescenti, protagonisti assoluti del teen movie, si rifugiano quindi sulle montagne rocciose e da lì inizieranno una feroce resistenza mujaheddin contro l’invasore comunista. Assolutamente determinato ad impressionare i giovani spettatori, lo sceneggiatore non ha disdegnato portare ad assurde conseguenze questo scenario apocalittico... ovvero l’invasione del sacro suolo democratico da parte di Cubani e Nicaraguesi. Vedremo quindi le truppe Russe inspiegabilmente capitanate da un colonnello Cubano di cui scopriremo l’intimo dramma psicologico di essere passato da rivoluzionario e partigiano al ruolo di feroce occupante. Ma veniamo alla parte centrale del teen movie, ovvero l’esperienza dei giovani partigiani guidati dal tamarrello più grande (Swayze) nell’impervio scenario delle montagne americane. I giovani dovranno affrontare la fame, le tragedie, le dure battaglie ma riusciranno a mettere in scacco i malvagi rossi grazie alla loro innata padronanza con le armi pesanti, alla furbizia della tattica di guerriglia e al loro addestramento da giovani marmotte. Il film quindi scorre facilmente come qualsiasi teen movie ma lascia un po’ con quel senso di vuoto in bocca... come dopo aver mangiato un soffice marshmellow. Le scene di azione sono belle, ci sono carri armati, lanciarazzi, AK-47, bombe a mano e caccia a reazione ma purtroppo non si capisce perché nessun soldato Americano venga in soccorso della popolazione oppressa fatta eccezione per un F15 (successivamente abbattuto) ed un elicottero blackhawk che riesce a distruggere i carri armati con la sua mitragliatrice. Le scene di teen-tragedy, ovvero quando muoiono gli amici, sono pateticamente lunghe e rette solo dall’innegabile talento artistico del giovane e promettente Swayze. Per quanto mi riguarda il film si salva soltanto con una delle scene finali in cui il colonnello Cubano viene riabilitato come uomo quando lascia andare Swayze con il fratello morente in braccio, memore del dramma di rivoluzionario. Si intenda però che questa scena non ha lo scopo di appoggiare in qualche modo la rivoluzione castrista ma semplicemente di opporre una figura dotata di umanità ai sanguinari ufficiali di comando Spetznaz.

Paese USA
Attori principali Patrick Swayze, Charlie Sheen, C. Thomas Howell, Lea Thompson
Genere Altro
A chi è consigliato A chi vuole passare una domenica pomeriggio
Se ti piace guarda anche La notte della cometa, Vamp e tutti gli altri teen-movies recensiti
Reperibilità alta
Voto


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