Il maschilismo nel trash

Autori: Kira (assidua e meritevole adepta, compartecipe delle visioni autopunitive dello staff)

Dopo un paio di anni di goliardiche riunioni autopunitive della domenica sera e non solo, nelle quali vengono inflitte ai malcapitati (pur sempre accondiscendenti) trashissime sottopellicole, mi sento in grado di porre all'attenzione dell'autorevole redazione e di tutti gli amanti e simpatizzanti del b-movie un aspetto non fondamentale ma tuttavia caratterizzante di questo sotto-genere cinematografico: il pensiero maschilista ed il ruolo del genere femminile.
Prima di tutto devo dire che l'unico B-Movie da me visto che abbia come protagonista una donna è Bambola meccanica - Cherry 2000, in cui una Melanie Griffith alle prime armi interpreta un ruolo di pseudo-rilevo. Paradossalmente, però, la pellicola è ambientata in un futuro in cui le donne verranno sostituite da bambole robot completamente soggette al volere e ai desideri degli uomini.
Un capolavoro del trash come Megaforce ci regala invece una co-protagonista femminile (con i baffi) che cerca di tenere testa sul piano strategico-militare alle figure maschili. Ma il gioco non regge! E l'unico concetto che il regista trasmette allo spettatore è che lo scopo della donna è attizzare e fare suo Asso Laser con le sue calzemaglie super-aderenti.
Ovviamente il genere ninja non contempla protagoniste femminili dato che il vero ninja è sempre e costantemente un uomo. Nonostante qualche ragazza dimostri di conoscere alcune tecniche di arti marziali, il loro ruolo primario è quello di essere oggetto di rapimenti o tentativi di violenza sessuale da parte dei buzzurri posticci di turno, agevolando così il protagonista (maschio) a fare bella figura salvandole.
Quando non assolvono al precedente scopo, le donne compaiono in assurde scene di sesso ai limiti del porno casereccio.
In Ninja il guerriero bionico sono degne di nota due scene erotiche random assolutamente scollegate dal resto della trama, mentre in Super ninja la fidanzata del protagonista John ha modo di dimostrare le sue assurde qualità di attrice in una lunghissima scena di sesso in cui il piacere viene mimato con le mosse di una vecchia con conati di vomito.
In Blastfighter viene messa in luce tutta la debolezza fisica e mentale del genere femminile, interpretato dalla figlia adolescente del protagonista che non ha spirito di iniziativa e dimostra di non possedere nessun tipo di indole e qualità particolare. La sua morte - successiva ad un tentativo di violenza da parte di un branco - serve solo a giustificare ed incrementare l'ira e la sete di vendetta del protagonista.
Come potrei omettere il teen-movie Il replicante? Questo è il film che mi ha dato lo spunto per la stesura di questo articolo, e rappresenta in assoluto la mentalità maschilista del trash. La bella maggiorata di turno è costretta contro il suo volere ad essere la fidanzata del tamarrissimo cattivo. La sua capacità di opporsi a questa situazione è completamente nulla: non può andare dove vuole, non può fare quel che vuole, non può stare con chi vuole, anche perché chi si avvicina a lei viene assassinato!
Le altre donne del film sono le ridicole cameriere su pattini a rotelle di uno squallido fast food, e gli uomini passano le giornate tra scorribande e gare automobilistiche con veicoli truccati.
Nonostante tutto questo scoraggi ed allontani da questo genere di visioni un pubblico femminile neofita, per noi ragazze è comunque fonte di divertimento ridere delle battute e dei commenti della mitica redazione di FilmBrutti.com.
Alla prossima!

="ArticoloKira_1"